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Brusamolino frequentò Brera nei lontani anni cinquanta, sempre con l'aspirazione di potersi dedicare all'arte sacra.

Si stabili a Milano dove lavorò nella scuola d'arte Beato Angelico sino al 1976. In questo lungo periodo si dedicò alla lavorazione degli smalti nel campo dell'arte sacra, coltivando contemporaneamente la passione per la pittura nelle varie espressioni artistiche.

L'arte dello smalto liturgico di Brusamolino non è possibile comprenderlo appieno se non lo sì vede nella sua totalità, nell'accostamento con i temi liberi e astratti che il pittore ama eseguire, frequentemente egli si scontra con le regole convenzionali, richieste dalla necessità di lettura dell'opera stessa, che deve essere descritta e figurativa al tempo stesso. Ecco le prospettive semplici e appiattite, le larghe zone di colore dominanti nei loro toni forti e vivaci, propri della tecnica offerta dalla materia dello smalto con le sue cotture alla muffola a 850 gradi, eseguite nel suo atelier di Via Brusa a Cassano d'Adda.

Ferri don Giuseppe