La Vita di nost nonn

Vera storia di Cassano, dove protagonisti autentici sono i cassanesi. Mettere l'uomo al centro, mettere tutta la comunità al centro della ricultura, ricerca storica, riportare il cassanese nel suo territorio, nella sua cultura, nel suo habitat, nella sua sensibilità religiosa, famigliare di lavoro e di relazioni, di dolore e di festa, è stato l'impegno di questa ricerca.

Protagonisti della storia cassanese non sono né Federico Barbarossa, né Ezzelino da Romano, né Eugenio di Savoia, né Napoleone e Suvarov, ma i cassanesi.

Si è sempre stati nella tentazione di scrivere la storia di una città addizionando gli avvenimenti politici e militari più drammatici; è stato come scrivere la vita di una persona ricordando i momenti patologici della sua salute e le sue soste negli ospedali, e dimenticando la sua personalità, cultura, attività, famiglia, lavoro.

lo cerco di scrivere la storia cassanese raccogliendo la cultura, la sensibilità, le tradizioni secolari di tutto il popolo cassanese; invece di fare la circonvallazione del borgo, cerco di entrarci e camminare le stradine frequentate dai suoi abitanti, parlare con loro, entrare nelle famiglie ed ascoltare come parla fatica gioisce e soffre, come nasce, si sposa, lavora e muore.

Scrivendo la storia della città non si devono espropriare gli abitanti della loro cultura, per stendere le avventure di alcuni personaggi di passaggio, appaltando la storia ai grandi, ma ricercare l’anima e il cammino storico quotidiano ed ininterrotto di tutto quel popolo. Si parla tanto di ecologia e di difesa del territorio. Non sarà un lavoro di ecologia storica anche il difendere la propria cultura storica, che è dimostrato essere la radice autentica del progredire di una vera civiltà?

                                                                     Carlo Valli

Tratto da: "I Quaderni del Portavoce" n. 3 "COME SI VIVEVA – la storia autentica dei nostri nonni" di Don Carlo Valli

Nota della redazione del sito

Questo è uno dei volumi più belli e sicuramente il più interessante perché porta a conoscenza dei nostri figli e dei nostri nipoti le usanze ed i costumi della nostra terra, i ricordi di un passato che tanti di noi, in particolare modo di coloro che sono nati negli anni 40/50, hanno ancora impresso nella loro mente, non tanto per averli vissuti in prima persona, ma per averne seguito tutte le evoluzioni fino ai giorni nostri.

A tanti lettori, ciò che viene raccontato, sembreranno cose d’altri tempi, ma in realtà non è così perché sono passate da allora non più di tre o quattro generazioni, la cosa impressionante è che le cose sono cambiate talmente in fretta da fare dire"cose d’altri tempi".