da: (Giuseppe Ferri - Gli affreschi del Miolato in S. Maria e S. Zeno - Cassano d'Adda in Immagini)
LA SECONDA CUPOLA
L'ostensorio trionfa sull'altare innalzato su numerosi gradini: è il ponte fra il cielo
e la terra. La gradinata vuole ricordare la "scala" sognata dal patriarca Giacobbe,
mentre i personaggi raffigurati in adorazione sono pronti a "salire al!' altare di
Dio", con lo stesso significato simbolico che hanno nella Bibbia le espressioni:
"salire al tempio, salire a Gerusalemme, salire al monte ... ", pertanto salire quei
gradini significa partecipare alla gloria del Paradiso. Infatti, sopra il grande
ostensorio ruota il Paradiso.
Al centro di esso, avvolto dalla luce, è dipinto Gesù Cristo , il maestro, sempre
pronto a benedire, ad insegnare a governare. Ai suoi lati ci sono Maria e
Giuseppe , che completano la famiglia celeste, attorniata da uno stuolo di angeli
oranti che si perdono nella profondità insieme ai quattro massimi dottori della
chiesa.
Sono S. Gregorio Magno, S. Ambrogio, S. Agostino, S. Gerolamo. Ai
piedi di S. Giuseppe, in fervida preghiera, sono dipinti S. Luigi
Gonzaga, S. Carlo Borromeo, S. Omobono patrono della diocesi di
Cremona e S. Facio, chiamato nei documenti storici coevi "fratello
Facio", un veronese che si trasferì a Cremona nell'anno 1230 e che
visse un'autentica ascesi cristiana di povertà e di preghiera
Completano la gloria del Paradiso i santi Antonio da Padova,
Francesco d'Assisi, S. Giovanni Maria Vianney comunemente
chiamato "santo curato d'Ars" e santa Caterina da Siena riconoscibile
per la corona di spine che porta in capo.
Ai bordi della cupola è poi dipinta una grande balaustra circolare.
Attorno ad essa, inginocchiati o sporgenti, si distinguono,
incominciando la lettura dalla sinistra dell'ostensorio, i vari santi che
legarono il loro nome a Cassano: le sante Bartolomea Capitanio e
Caterina Gerosa diverse per indole e formazione, ma eminenti nella
carità. Entrambi furono fondatrici dell'Istituto delle suore della carità
(anno 1832), dette anche suore di Maria Bambina. Fino a poco tempo
fa si registrava la presenza di questo istituto anche a Cassano presso il
"convitto", richiesto per l'assistenza alle giovani operaie del nostro
linificio; i fondatori delle suore adoratrici: Francesco Spinelli
beatificato dal papa Giovanni Paolo II al Santuario di Caravaggio il 20
giugno 1992 e suor Geltrude Comensoli di Bergamo. Le suore
adoratrici arrivano a Cassano nel 1888, Circondata da alcuni bambini è
invece S. Maddalena di Canossa, veronese e fondatrice dell'istituto
canossiano sia maschile che femminile. Questo Istituto trova sede anche a Cassano nel 1927 ed è l'unico istituto religioso
ancora presente nella nostra comunità. Scopi principali della vocazione delle Madri sono l'educazione dei fanciulli e
l’assistenza ai poveri.
Segue S. Angela Merici fondatrice delle "Angeline" che a Cassano furono numerosissime e Mons. Carlo Milani parroco
di Cassano dal 1842 al 1880. Mons. Milani, cassanese di origine, diventa parroco a soli 29 anni manifestando subito
diverse qualità: si ricorda ad esempio che scrisse libri devozionali che furono tradotti anche in lingua straniera
incontrando grande favore. Alcuni di essi arrivarono perfino alla sesta edizione.
Fu promotore anche della Pio Unione S. Giuseppe e di varie altre congregazioni.
Dopo di lui, il maestro Miolato lascia spazio alla balaustra sulla quale riporta la
data del compimento del lavoro: "Anno Domini 1938".
Le ultime cinque figure di sinistra sono: Papa Pio X, famoso per il suo
programma riformista, per il nuovo catechismo e per gli interventi nella spinosa
questione del "non expedit"; Mons. Aristide Favalli, Mons. Giovanni Cazzani
vescovo di Cremona, Mons. Timoteo Telò promotore dell'ampliamento della
chiesa e papa Leone XIII, contemporaneo dei precedenti personaggi citati, che
nel 1891 offre la somma di L. 2.000 come contributo alla riedificazione della
parrocchiale.
Riportando l'attenzione al grande ostensorio si nota alla sua destra, l'altra parte
del corteo di Santi fondatori di istituti religiosi fiorenti a Cassano.
Dopo alcune fanciulle oranti, infatti, si distingue chiaramente S. Luisa Marillac
fondatrice, con S. Vincenzo de' Paoli, delle "Figlie della Carità" che a Cassano
prestarono servizio per oltre cento anni all'ospedale. Esse arrivarono nel 1873 e
servirono gli ammalati con cura e con grande spirito cristiano.
Il corteo prosegue con il gruppo dei maestri educatori dei fanciulli: S. Giovanni
Battista de la Salle fondatore dei "Fratelli delle scuole cristiane", S. Filippo Neri
e S. Giovanni Bosco.
Il resto dei personaggi viene dipinto dietro la balaustra, in modo da poter
leggere la chiara epigrafe: "Gaetanus Miolato veronensis pinxit". Gli ultimi
quattro personaggi sono: Papa Pio XI, Mons. Geremia Bonomelli vescovo di
Cremona, Mons. Agostino Desirelli vicario di Cassano e papa Benedetto XV.
Sui quattro pennacchi: L'apostolo Bartolomeo è raffigurato nel momento del
martirio: fu infatti scorticato vivo e per questa ragione il Miolato lo dipinge con una spalla scarnificata. Vicino c'è la
scritta: "Nathanael vere Israelita in quo dolus non est", la frase pronunziata da Gesù nei suoi riguardi che lo riconosce
genuino e senza frode.
I santi Filippo e Giacomo il Minore sono affrescati nello stesso spazio perchè la Chiesa li festeggia nello stesso giorno, il 3
maggio. Sono raffigurati in atteggiamento di preghiera e di supplica, caratteristica propria di Filippo che chiede al
Maestro: "Mostraci il Padre e ci basta".
S. Giovanni Evangelista sembra invece in profonda ispirazione, pronto a stendere il suo teologico vangelo, mentre la
scritta "Discipulus quem diligebat Jesus" lo qualifica fra gli intimi del Maestro.
L'ultimo pennacchio di questa cupola raffigura S. Tommaso confuso e perso nella sua incredulità.