Luogo Pio di Santa Maria dei Poveri o Scuola di S. Maria

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Similmente a quanto avveniva in molte località lombarde e principalmente in Milano, anche in Cassano d’Adda sorsero delle pie aggregazioni di persone, sotto la spinta di sentimenti religiosi e di solidarietà umana, dedite all’assistenza dei più bisognosi. Erano confraternite quasi sempre laiche seppur fortemente guidate da sentimenti di carità cristiana. I sacerdoti erano alla loro guida spirituale ma alla gestione del patrimonio erano eletti i laici, scelti tra i nobili e la plebe. Questi dovevano garantire il rispetto delle ultime volontà dei testatori che avevano donato i beni “pro remedio” delle loro anime. Queste associazioni erano Confraternite molto diverse da quelle che siamo abituati a ricordare, liturgiche e devozionali come quelle del SS.Sacramento o del Rosario, che ebbero impulso e nuove regole con San Carlo Borromeo.

Il Luogo Pio di Santa Maria dei Poveri è noto da documenti del XIV secolo ma certamente doveva esistere già da alcuni secoli. L’assistenza ai poveri ed ai bisognosi avveniva mediante la somministrazione periodica di pane, vino ed indumenti. Alla fanciulle più povere erano assegnate delle doti per consentire loro di contrarre il matrimonio.

I provenienti del patrimonio, che era composto da alcune case, da terreni e vigne che venivano affittati, erano destinati alla distribuzione di elemosine, all’assistenza agli ammalati ed alla celebrazione di messe Nella gestione delle elemosine veniva applicato un sistema di controllo per assicurarne la distribuzione ai soli aventi diritto e questo avveniva con la preventiva consegna agli interessati di un segno che veniva poi ritirato all’atto della distribuzione. Questo metodo era comune a tutte le centinaia di Scuole o Luoghi Pii lombardi e principalmente a quelli milanesi. Il segno era rappresentato da una tessera metallica, che riportava nella legenda indicazioni sulla natura dell’elemosina.

Dalla casa del Luogo Pio, posta vicino alla chiesa, attraverso una finestra avveniva la distribuzione principalmente del pane e del vino.*

Per Cassano d’Adda conosciamo tessere fuse in bronzo o rame con l’effige della Beata Vergine che accoglie con le braccia aperte, sotto il suo manto, due poveri inginocchiati. Attorno la legenda SMDPOVERI CASSANO .

 

 

Tessera-Medaglia grande, datata 1728, del diametro di circa 35 mm. Il rovescio è liscio e non indica lo scopo per cui era distribuita: potremmo ipotizzare che la tessera fosse destinata ad elemosine importanti come potevano essere le doti.

 

Altre tessere erano destinate alla distribuzione del vino, una di queste è datata 1739 ed è parimenti fusa in bronzo con un diametro di circa 29 mm. Quella per la distribuzione pasquale di vino, senza data e del diametro di circa 26 mm., riporta la sola indicazione del Luogo Pio, SMP CASSANI .

 

Le tessere di Cassano si trovano a Milano presso il Medagliere

Le fotografie delle tessere sono state gentilmente concesse dal Medagliere c/o le Civiche Raccolte Archeologiche e Numismatiche di Milano

Questa ricerca è stata realizzata dal Signor Leopoldo Pozzi del Museo di Biassono che ringraziamo per la gentile concessione alla pubblicazione su questo sito

* Alcune notizie sono state tratte da C.VALLI, Un borgo e la sua gente – Storia di Cassano d’Adda, 1 e 2.

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