ANNO 2011

 

            Domenica delle Palme 17 aprile 2011

L’accoglienza di Cassano d’Adda ai Buontemponi

 

Sarebbe bello se potessimo scrivere una sinfonia, anziché  cercare le parole per descrivere l’accoglienza inaspettata e sorprendente che il Gruppo guide Cassano, in rappresentanza della loro città, ha dedicato a noi Buontemponi, Il loro Presidente Cernuschi Angelo e Renato Siesa, oggi Domenica delle Palme c’e l’hanno offerta e noi l’abbiamo goduta, dentro, apprezzando l’amore e l’impegno delle guide che ci hanno accompagnato tra il frusciar dell’acqua del fiume Adda e il profumo dei campi, silenziosi testimoni di una realtà colorata di storia, arte e tradizione.

E’ un’incontro felice quello con il ristorante Cantarana che da oltre cent’anni si adagia accanto al ponte sul fiume Adda in un luogo che già forse mille anni fa ha vissuto i traffici fluviali e il crescere graduale dei suoi intorni. La curiosità ci spinge a contattare Angelo Cernuschi, presidente del Gruppo Guide Cassano, dopo poche parole ci sentiamo a casa e accogliamo con entusiasmo l’invito a visitare Cassano d’Adda, Lui non potrà essere presente all’incontro, sarà a Roma in quei giorni ma ci affida a un suo fidato scudiero Renato Siesa, un nome per i milanesi legato al “tiremm innanz”di Amatore Sciesa che differisce solo per una c.

L’incontro. In piazza Garibaldi  è subito festoso, il Renato ci viene incontro, con cordialità e ci introduce nel mondo delle Guide presentandoci quel meraviglioso sorriso di donna che con grazia e gentilezza ci convince a seguirla al Centro Civico.

Il Centro Civico ci accoglie nella sua sala ampia e luminosa, tutti comodi nelle poltroncine per la proiezione  del DVD  “Cassano d’Adda – Una città e la sua storia”

La sorpresa è inimmaginabile perché nessuno di noi avrebbe mai pensato che una città distante soli trentatré chilometri da Milano potesse essere custode di tanti tesori, d’arte di storia e di tradizione. Il lavoro è un incanto e quella voce di mamma che allarga e completa il commento come se parlasse di un figlio dà l’idea di quanto lei ami appartenere al Gruppo Guide, impegnato a far conoscere la loro Cassano.

Sorpresa nella sorpresa, il dono del DVD alla Società dei Buontemponi  da parte del Gruppo è salutato da un applauso  che si ripete quando il nostro Presidente Massimo Santi consegna il gagliardetto del Sole che Ride ai nostri ospiti.

Villa Borromeo con la sua meravigliosa cancellata di ferro battuto si apre al nostro sguardo a grandangolo, si fa apprezzare per il suo giardino, le sue statue, la sua fontana mentre la bianca inimitabile facciata barocca, che si staglia sul fondo  fa a gara di bellezza con il cielo azzurro.

Della storia, dell’arte, dei personaggi che vi hanno soggiornato, degli stili, degli artisti, dei proprietari e di quanto altro ha permesso a questa meravigliosa villa di arrivare ai giorni nostri, con tutto il suo splendore, ce ne parla con dovizia la giovane guida, ci coinvolge con impeto ed entusiasmo e con quell’impegno che le farà dimenticare la sua preziosa bicicletta mentre ci accompagnerà a piedi al punto d’incontro della Santa Messa. Quando entriamo nella cappella dell’Oratorio, della Parrocchia dell’Immacolata e San Zeno, bella è raccolta, apprezziamo ancora una volta l’accoglienza, oggi ci sentiamo principi di Cassano d’Adda, non solo le guide ci hanno trovato il luogo per celebrare il rito ma si uniscono a noi  per ricordare quell’atto d’immenso amore, la passione di Cristo letta dalle pagine del Vangelo da padre Francesco Calloni. Commozione e incredulità ci pervadono per un evento , vecchio di oltre duemila anni,  che ci ha donato la Santa Comunione, la tradizione della Domenica delle Palme e lo scambio del rametto d’ulivo, simbolo di pace universale.

Terminata la Funzione, scendiamo alla Cantarana, un tempo porto dell’Adda e centro di smistamento della posta e di scambi commerciali, sopravissuta alla storia trasformandosi in un ottimo ristorante , una tavola imbandita ci aspetta tutta per i Buontemponi, Padre Francesco si siede accanto al Presidente Massimo offrendoci la più bella sorpresa di Pasqua quella di condividere la nostra mensa. Si cerca di mangiare in fretta perché le guide ci aspettano,  per un pomeriggio intenso, lasciamo il ristorante soddisfatti per portarci davanti all’ingresso  del Castello Visconteo i cui lavori di restauro, pare, siano stati ultimati proprio per noi, oggi le porte del maniero si aprono per la prima volta ai visitatori, dopo molti anni. Una giovane e frizzante ragazza, del gruppo guide di Cassano, ci coinvolge immediatamente, raccontandoci della storia del Castello, della Corte interna, ci fa notare le schiere degli angeli e dei santi, la Madonna sul trono, le volte a crociera, quelle vele che dividono il soffitto, i medaglioni con i profeti, quante cose si disperdono nella luminosità dell’interno del castello, basta guardarlo per sentirci un gradino più su. Tra le tante cose nella mente rimane impresso il biscione,-La Bissa- degli Sforza e dall’undicesimo secolo emblema dei Visconti,  intanto fuori le mura, guardando da un balcone lo sguardo scivola sulla Muzza e fa sognare, mentre l’Adda si spacca a delta dando origine ai suoi canali.

Il desiderio di rimanere ancora nel Castello si stempera  davanti al mistero della vita, un grande gelso, un albero, di oltre 800 anni aggrovigliato su se stesso,   resiste al tempo, anche con l’aiuto dell’uomo che ne ha puntellato i rami, atto di riconoscimento per chi ha sfamato chissà  quanti bachi da seta.

Cassano d’Adda non finisce di stupirci, entrando nella Chiesetta di San Dionigi scopriamo un tesoro che mai avremmo visto se non con le guide di Cassano, il Maestro pittore, appartenente al gruppo, ci mostra gli affreschi dei fiamminghini e di Vincenzo Cinisello, tutti luminosi, espressivi e belli contornati da stucchi, di ognun d’essi ci parla di tecniche, atte a dar luce e colore, ci parla di calce di sabbia di polveri di marmo, elementi semplici che l’ingegno dell’uomo utilizza per l’arte e per dar forma ai ricordi della storia, in particolare alla resurrezione  di San Dionigi e la guarigione di un giovane paralizzato negli arti e nella parola, due miracoli vivi per fede e perpetuati per mezzo di un’arte che è fede anch’essa.

Il miracolo  della bilocazione ce lo offre la Cappella di Sant’Antonio a Groppello,

ancora una guida esperta del Gruppo Guide di Cassano ci offre la sua sapienza con una voce tranquilla e piacevole all’ascolto, ci parla dei dipinti incastonati all’interno di questa costruzione in molera, un materiale povero ricavato dall’Adda arricchito da meravigliosi affreschi ispirati da atti trascendenti tramandati  a noi da sette storie che culminano con la gloria di Sant’Antonio che ascende al cielo.

La nostra lunga e volata giornata si conclude, prima di rientrare alle nostre case, davanti al Rudun, il  marchingegno inventato da Leonardo da Vinci, una narra per sollevare e convogliare l’acqua in un sistema d’irrigazione, il guardare la grande ruota ci affascina mentre fantasticamente vediamo riflessa nell’acqua sollevata dalle pale  ogni luogo di Cassano, da noi visitato,  ogni fotografia scattata in nostro onore da Renato Siesa ad eccezione delle due ultime pale che par riflettano,, una il nostro vogliamoci bene! e l’altra l’accoglienza che il Gruppo Guide di Cassano, in questo giorno ci ha donato.

 

Gianni Cuscito