lettera di Ferdinando Brambilla ad Alessandro Malaspina e vediamo che si firma Fernando Brambila 

prima pagina del certificato di morte di Ferdinando Brambilla

Estratto del testamento della Sig.a D.na Antonia Brambila e Tami

In data 26 Giugno 1868

Nella Città di Madrid ai 26 di Giugno del 1868.

 

 Io D.na Antonia Brambila e Tami vedova di Don Emanuel Vasquez del Viso maggiorenne di 60 anni nativa e abitante di questa città e proprietaria con domicilio nella Calle de Amaniel n. 7, figlia di legittimo matrimonio di  Don Ferdinando Brambila nativo di Cassano d’Adda (Italia) e di D.na Giuseppa Tami che lo fu di Madrid, defunta, trovandomi bene e sana e pertanto nel completo uso delle mie facoltà intellettuali e senza interdizione civile che mi limiti l’esercizio dei diritti che mi competono, ho determinato di stendere la mia disposizione testamentaria ultima e deliberata volontà perché quando Dio sia compiaciuto disporre di me non abbia di occuparmi di cose terrene.

Con questo motivo e perché sorta gli effetti legali che il diritto esige la mando ad effetto avanti pubblico Notaio e testimoni con cui formalità previa la invocazione Divina lo detto e confermo nella seguente forma.

 

 1 – In primo luogo dichiaro che ho appartenuto sempre alla Comunione della Santa Chiesa Cattolica Apostolica Romana protestando di continuare fino alla fine dei miei giorni, credo pertanto e confesso quanti articoli di fede, misteri e Sacramenti costituiscono il suo Sacro Dogma.

 

2 – Raccomando la mia anima a Dio e il Corpo alla terra di cui fui formata, e il quale fatto cadavere sarà seppellito con l’abito delle Cappuccine dell’ordine di S. Francesco di questa città che io ho già in mia casa a possesso per le molte indulgenze che ha concesso e sopra dello stesso mi si ponga un mantello di quelli che usano le Servite di cui sono una congregata.

 

 3 – Dichiaro che sono Sacramentina di quelle di S. Gines e S. Luigi; ed è mio desiderio che immediatamente che io muoia si dia avviso agli stessi perché porti il letto imperiale, cera ed altro di cui è obbligo e che si costuma in simili casi, avvertendo pure la Congregazione delle Servite perché assista e pratichi ciò che deve secondo il costume.

 

 4 – E’ mia volontà che il mio corpo fatto cadavere si collochi sepolto secondo ho di già detto in una cassa decente ad elezione del mio erede e rimanga tre giorni nella mia propria casa sempre che lo permetta lo stato del detto mio corpo, sia qualunque la malattia di cui io muoia; non potendo stare detti tre giorni si disporrà del mio seppellimento quando si osservi in un modo sicuro la sua decomposizione.

 

 5 –  Voglio che si prenda in proprietà un Panteon (luogo distinto) per du persone nel cimitero della Sacramentale sopra indicato, e se non ve ne fossero di questi si prenderà di quelli chiamati famiglia e in esso si collochi il mio corpo e quello del mio defunto marito che attualmente si trova in una nicchia perpetua dello stesso cimitero, onde l’uno accanto all’altro vi rimangono sempre.

 

 6 – E’ mia volontà che prima del mio seppellimento mi si dica una messa di corpo presente con vigilia e responsorio dandogli per questa una elemosina di dodici scudi.

 

 7 – Il seppellimento, il novenario, ed il capo d’anno che sia tutti uguali e di seconda classe incaricando il testamentario che nominerò che economizzino possibilmente la musica e possibilmente delle buoni voci.

 

 8 – Il primo venerdì dopo la mia morte si farà dire e applicare per l’anima mia le messe chiamate di S. Gregorio.

 

Seguono i lasciti testamentari dal 9 al  18

 

19 – Voglio ed ordino che tutti gli anni il giorno dell’anniversario della mia morte e finchè vive il mio erede che nominerò in avanti faccia inserire nel giornale degli avvisi di questa città un annuncio in formato regolare che dica: “tutte le messe che si celebrano oggi nella Parrocchia di S. Marco si applicheranno per l’eterno riposo della Signora Antonia Brambila che morì nel tal giorno…..dell’anno…. I Signori Sacerdoti che celebreranno il Santo Sacrificio delle messe potranno farla applicandola per l’anima di detta Signora e riceveranno la limosina fino ……………

 

Seguono i lasciti testamentari dal 20 al  21

 

22 – Egualmente è mia volontà che l’indicato mio erede consegni immediatamente dopo della mia morte al Sig. Don Giuseppe Legnani abitante in Cassano d’Adda in Italia quattro mille scudi perché egli dia la destinazione che con lui ho convenuto affinché coi prodotti annuali mi si dicano trecento messe applicandole per l’eterno riposo dell’anima mia, quella dei miei genitori Don Ferdinando Brambila e D.na Giuseppa Tami Royez, gli avi e le ave paterni e materni.

 

Seguono i lasciti testamentari 23

 

24 – Incarico il mio erede che indaghi con qualunque mezzo gli sia possibile il luogo di residenza del mio nipote e figlio di Don Giuseppe Legnani il padre Enrico Legnani della Compagnia di Gesù e gli mando duecento scudi perché dica o faccia dire duecento cinquanta messe della limosina di ottocento millesimi di Scudo applicandole per l’eterno riposo della mia anima.

 

Seguono i lasciti testamentari 24 al 42

 

43 – E’ mia volontà che la guarnizione di topazi e brillanti completa di pendenti, spillo di petto, una croce dello stesso, una catena d’oro di tre file fina di quelle chiamate portoghese con di più quella che uso giornalmente, e due anelli uno di brillanti in forma di cuore col cerchio traforato, e l’altro con un brillante grosso in mezzo, siano e si consegnino a mia nipote D.na Marianna Legnani figlia di Don Giuseppe Legnani abitante in Cassano d’Adda (in Italia) chiedendole che mi raccomandi a Dio.

 

44 – Lascio e ordino per una sol volta due mille scudi in denaro metallico ai miei parenti o suoi successori residenti in Cassano d’Adda (in Italia) di nome o cognome Brambila e Pasini figli dei miei defunti zii Don Giuseppe e D. on Domenico Brambila che io non so quali siano, perciò si rimetteranno detti duemila scudi al mio cugino Don Giuseppe Legnani il quale farà la distribuzione di essi fra quelli che saranno nel modo che giudichi più prudente e secondo i bisogni di cadauno, intendendosi che non gli si chiederà conto a  Don Giuseppe della inversione o distribuzione che farà di tal somma.

 

45 – Egualmente lascio alla citata mia nipote D.na Marianna Legnani mille scudi in effettivo e sei posate d’argento lisce e nuove colle cifre A. B. M. V. entro la (radas); un cucchiaione e sei coltelli col manico …. (?)d’argento, tutto questo si consegnerà con tutto ciò che prima le ho lasciato ordinato al suo padre Don Giuseppe Legnani per trovarsi quella sotto la patria podestà incaricandola che non mi dimentichi nelle sue orazioni.

 

46 – Egualmente lego e lascio ai figli di Don Cesare Legnani residenti in Italia duemila scudi in denaro effettivo e sei posate, cucchiaione e coltelli eguali a quelli che prima sono citati e che si consegnino dal mio erede al loro avo a mio cucino Don Giuseppe Legnani.

 

 

Seguono i lasciti testamentari dal 47 al  53

 

54 – Lascio al nominato mio Cucino Don Giuseppe Legnani abitante in Cassano d’Adda (in Italia) tutti i quadri ad olio che ho in questa mia casa dipinti dal mio defunto padre Don Ferdinando Brambila che sono sei in tela, che rappresentano l’uno l’arco del palazzo Reale di questa corte, e gli altri cinque vari paesaggi, quattro dipinti messicani in tinta d’acquarello e cinque che sono il progetto di alcune città. Al nominato mio cugino se volesse i busti del mio defunto padre e mio glieli lascio egualmente così come il quadro ad olio che è posto sopra dove oggi esiste il piano, e l’orologgio da saccoccia che usava il ripetuto mio defunto padre. Se Don Giuseppe morisse prima di me si farà la consegna di tutto quanto lascio espresso non solo in questa clausola ma anche nel resto in che figuri il suo nome per percepire e distribuire ai suoi figli Don Cesare Legnani al padre Enrico Legnani della Compagnia di Gesù, e D.na  Marianna Legnani sperando che mi raccomandino alla Sua Divina Maestà.

 

Seguono i lasciti testamentari  ed altre  volontà, nonché nomina dell’esecutore e testimoni dal 55 al  65.

 

Estratto del testamento di Antonia Brambilla figlia di Ferdinando per la parte che riguarda gli eredi di Cassano d'Adda

Annuncio funebre della morte di Antonia Brambilla figlia di Ferdinando 

Annuncio  anniversario della morte di Antonia Brambilla figlia di Ferdinando

lettera del conte Lumiares a Giuseppe Legnani che annuncia l'arrivo di parte dell'eredità di Antonia Brambilla

Bolla doganale nella quale si evidenzia l'arrivo di una cassa argenteria eredità Antonia Brambilla

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