VITA DI MARIA NELL’ ARTE DAL ‘300 al ‘400

 

Continuano le numerose iniziative per commemorare il Giubileo di S. Dionigi. 400 anni ci separano dalla prodigiosa guarigione del giovane Francesco Campi di fronte alla venerata effige della Vergine Maria, ma all’ avvenuto miracolo, ci unisce un percorso di fede viva e testimoniata.

La Commissione per il 4° Centenario di S. Dionigi in strettissima collaborazione con il Gruppo Guide Cassano, propone un itinerario artistico incentrato sulla vita di Maria nell’ arte dal ‘300 al ‘400, due secoli che hanno visto la nascita dei capolavori di Giotto, Simone Martini, Masaccio, Gentile da Fabriano, Beato Angelico, le cui opere, inserite in un ben preciso percorso, sarà possibile gustare riprodotte su pannelli con tecnologie ad alta definizione.

Questa mostra è stata realizzata in occasione della XX edizione del Meeting per l’ amicizia fra i popoli e vuole essere anche per noi un importante momento pubblico di incontro, di dialogo e di conoscenza di aspetti fondanti dell’ esperienza cristiana e delle sue altissime testimonianze artistiche.

L’ arte veniva intesa nel Medioevo come mezzo educativo e di catechesi per comunicare la verità della fede, ecco perché simboli, colori, composizioni sono parte significativa dell’ iconografia mariana. Maria è nell’ immagine pittorica LUCE: nel suo grembo palpita la vita che sarà salvezza per l’ umanità, splendore contro il quale la morte (regno delle tenebre) non avrà vittoria. La Madonna rappresenta con il suo Sì, la libertà di adesione al Mistero, al Verbo che si è fatto carne.

La mostra si apre con l’ icona della Madonna del Santuario  di Montenero ( Livorno, 1354 ). L’ opera potrebbe apparire simile ad una delle tante aggraziate Madonne tardogotiche:  mediatrice tra l’ uomo e Dio, il suo carattere mistico, trascendentale ed aristocratico è rivelato sia dallo sfondo astratto, di origine bizantina, tutto oro, simbolo di infinità e di eternità, sia dalla presenza della Vergine dall’ aspetto longilineo, tutta “ spirito”. Ma l’ignoto autore di questa tavola vi ha pure immesso tanta umanità: lo sguardo malinconico della Vergine è diretto a noi, rattristata sembra pensare al destino futuro del figlio. Tiene sulle ginocchia il Divin Bambino dalla retta postura ma che, con tanta naturalezza, si aggrappa al bordo della sua scollatura. Ma quello che contraddistingue ancor più questa tavola è il cardellino, tenuto con esile cordicella dal Bambino Gesù: è simbolo dell’ umanità che può allontanarsi e ritornare quando vuole, a Lui, così come le larghe asole delle zampette, gli permettono. I simboli cromatici dell’ azzurro del manto e del rosso della veste, indicano rispettivamente la divinità e l’ umanità, mentre le stelle sul capo e sulle spalle simboleggiano la verginità di Maria prima, durante e dopo il parto di Gesù.

Un ringraziamento particolare va alla Mediolanum filiale di Cassano D’ Adda di Paolo Passi, il cui prezioso contributo rende possibile l’ offerta di questa mostra a tutta la comunità della nostra città.

 

Inaugurazione mostra presso Casa Berva: sabato 27 settembre ore 16.00.  La mostre rimarrà aperta dal 27 settembre al 5 ottobre compreso.

Orari apertura:  da lunedì a giovedì dalle 16.00 alle 19.00. Venerdì, sabato e domenica dalle 16.00 alle 19.00 e dalle 20.30 alle 22.00.

Per eventuali visite al mattino, anche per scolaresche e gruppi, si prega di contattare al pomeriggio i seguenti numeri  0363.65384  cell. 3495531626

Piera De Maestri - dal "Portavoce di Settembre 2014"