REGOLEDO: LUOGO DEI ROVERI

 

Esterno – Portale stemmi

 

La cassina fortificata Regoledo (Regolè vuol dire luogo in mezzo ai Roveri), si trova lungo l’ Alzaia Naviglio Martesana, quasi sul confine del comune di Inzago.

Gli stemmi vescovili sopra questo portale un tempo aperto sul Naviglio per l’ imbarco delle derrate alimentari, testimoniano che il Regoledo era un’ antica proprietà ecclesiastica.

 

gli stemmi vescovili - foto di R. Siesa

 

 

Il cascinale è citato in un documento di donazione al monastero delle Umiliate, quale dote di Antoniolla de Ferro cassanese, che entrava nell’ ordine. Siamo nel 1405 e la presenza a Cassano di un monastero di suore Umiliate è documentata da un rogito datato 1376.

Fino al 1450, la presenza delle Umiliate è sicura, poiché Bianca Maria Visconti ne tesse le lodi per l’ ordine e la capacità organizzativa. Gli Umiliati erano soprattutto specializzati nella produzione e lavorazione della lana, potendo contare nell’ area della Martesana su più di 80 insediamenti.

Il Regoledo è dunque preesistente alla costruzione del Martesana che risale invece al 1475 per volere di Francesco Sforza, marito di Bianca Maria Visconti.

Nel 1619 vi era anche una fornace e nel 1762, proprietario è il milanese Giuseppe Antonio Sereni che qui risiedeva solo per il periodo della villeggiatura.

Spogliazioni, demolizioni e nuove costruzioni, hanno naturalmente alterato, ma non cancellato il carattere di casa eretta con criteri difensivi per tempi difficili.

La costruzione è a forma di U ed era dotata di torretta, era divisa in due parti: i contadini abitavano i rustici allineati lungo il Naviglio.

Fino agli inizi dell’ 800, la ruralità continua ad essere dominante, Cassano contava 2700 abitanti, per la maggioranza contadini. Tra le altre attività vanno ricordati i mulini e la raccolta dei sassi dell’ Adda per le fornaci e la pesca. I grandi proprietari terrieri erano i D’ Adda, i Borromeo, la Mensa Arcivescovile di Milano, i Carini farmacisti del paese, i Ponti commercianti scesi dalla Brianza, i Legnani proprietari della fabbrica della ceramica, gli Arnaboldi medici ed ingenieri, i Rusca grossisti di formaggio e i Regazzoni industriali di legnami. In Lombardia i proprietari, quando hanno raggiunto una certa agiatezza, vanno a risiedere in città. La campagna diventa quindi sorgente di capitali da utilizzare per le nuove industrie. Comunque Cassano agli inizi dell’ 800 è un borgo di tutto rispetto poiché permane la fortificazione militare del castello, il passaggio sull’ Adda e la strada postale per Milano che dà vita e movimento con le sue osterie.

Nel 1780 al Regoledo risultavano abitanti 4 famiglie: Legnani, Fumagalli, De Ponti, Brambilla.

 

Interno – parte padronale

 

La casa padronale, alquanto rimaneggiata, conserva un ampio giardino e frutteto che un tempo, per la delizia dei padroni, presentava piante e fiori esotici, come le primissime coltivazioni di kiwi. Rimane il ricordo di pregevoli panche in granito e stemmi che adornavano il frutteto. Il frutteto è tuttora difeso da un antico muretto con sassi dell’ Adda.

 

                                                   La Cascina Regoledo come si presenta oggi - Foto di R. Siesa

 

 

 Nel 1925, il Regolè divenne proprietà di Luigi Conti.

Avvicinandoci all’ ala destra , occupata dall’ Azienda Agricola Colombo Angelo, possiamo scoprire come questa casa rurale si è modificata nel tempo, regalandoci qualche traccia e testimonianza del passato. Occorre smentire la supposta stabilità e continuità strutturale della casa rurale, concepita in passato come un oggetto quasi eterno senza età e senza storia. Occorre considerare la dimora contadina come un oggetto dinamico, sottoposto a frequenti modificazioni strutturali, tipologiche, funzionali.

 

Cascina Regoledo - porticato - Foto di R. Siesa

 

E’ visibile, alquanto modificata ed ora restaurata come abitazione, la torretta.

Interessante è la parete che conserva una santella con la raffigurazione di Maria.

Presso l’ Archivio dell’ Arcivescovado di Cremona, è conservato un documento datato 30 luglio 1762: il Vescovo di Cremona concedette che si costruisse un oratorio a Regoledo, ai confini della Diocesi di Cremona su richiesta di Giuseppe Antonio Sereni, milanese, per sua comodità durante la villeggiatura, con facoltà di celebrarvi la messa dal cappellano e le altre funzioni domenicali per gli abitanti del Regoledo, del Cassinello e della Roncella.

Probabili tracce di questa piccola chiesa, si possono rintracciare nella soglia in granito di una porta accanto alla santella e nella cornice in granito di una finestra con un breve accenno di linea ondulata che ricorda un motivo ornamentale barocco.

Nel locale adiacente, dotato di camino, ancora oggi persiste un forte odore di affumicato:

nel 1920, nella cascina fu organizzata una latteria socialista e proprio in questo ambiente si affumicavano caciocavalli: le travi di legno sono così rimaste intrise di fumo e grasso.

Interessante è il capiente seminterrato recentemente restaurato ed adibito a sala climatizzata per la stagionatura di salumi. Dal restauro sono emerse, ben pulite, le antiche strutture murarie di mattoni e sassi dell’ Adda, materiali facilmente reperibili in loco.

 

Cascina Regoledo - sala climatizzata adibita alla stagionatura dei salumi - Foto di R. Siesa

 

La visita al Regoledo si conclude nella grande cucina con camino e cucina economica, mobili in arte povera ed antichi attrezzi agricoli in legno, un piccolo museo della cultura materiale.

L’ azienda agricola Colombo Angelo, attuale proprietaria, produce salumi e formaggi, ottenuti dall’ allevamento bovino e suino interno al Regoledo.

Il Regoledo è anche una tappa del percorso del gusto: gli insaccati delle terre della Martesana, hanno un’antica e significativa origine che ci collega al nostro capoluogo Mediolanum, raffigurata da una scrofa di cinghiale ricoperta di setole solo per metà.

Inoltre dall’ epoca comunale a fine ‘500, la Martesana è regina dei formaggi, specializzata nella produzione di quelli a pasta molle o semidura, proprio gli stessi che si possono ancora trovare presso il Regolè!

 

Cascina Regoledo - durante una degustazione di salumi, formaggi e vino - Foto di R. Siesa

 

 

Trattazione curata da: prof.ssa Piera De Maestri - Vice Presidente del Gruppo Guide