Documento
secondo e terzo Lo Sagraziato detenuto Broggi si raccomanda all’Umanità
della giustizia colla considerazione de’ qui sotto delineati ponti I° Se avesse voluto il Detenuto Broggi colla Occasione che
levò i due cucchiai; ed una forchetta; certamente né poteva levar di
più. II° Nessuno gli poteva impedire di tener sotto silenzio il
furto comeso stante che nessuno lo vidde a levar le posate. III° Quando il prete Ripamonti l’incontrò su i scalini
del Duomo li promise con Testimoni che nulla sarebbe sucesso, e che non
avrebbe dipenduto dalla giustizia ma bensì da un amico suo. IIII° Non sarebbe stato così menteccato il Broggi di
farsi (omissis illeggibile) da
se stesso: se non si fosse fidato sulla parola d’onore del Prete
Ripamonti. V° Quando lo condusse il Prete Ripamonti dall’Ispettor
Nava da una porta secreta sotto finto pretesto di condurlo da un amico
anche ivi promise con giuramento che nulla gli sarebbe accaduto se
avesse palesato l’affare sinceramente. VI° Il Prete Ripamonti partito che fu dall’Ispettore
unitamente al sotto Ispetto gli disse che andava dal Prefetto a far la
remissione, e che subito sarebbe rilasciato. VII° Se il Prete Ripamonti gli avesse dato le fedi
Battesimali che riteneva presso di lui così pure il Letto che suo Padre
con foglio spedito al Cittadino Ragionatto Carlo
Bertolotti scrisse di rilasciare certamente non sarebbe accaduto questo
essendo che dalla pura necessità fu costretto poiché dovendo pagare
quattro soldi per notte ed in quell’istante nulla avendo con che
pagare si prevalse di quest’occasione essendo che era un amico di suo
Padre. VIII° Se il Prete Ripamonti quando fece asssentare una
giovine in Porta Comasina dalla Casa Paterna non gli avesse promesso al
Broggi di collocarlo colla meschina e di impiegarlo; Il Broggi non
avrebbe tralasciato l’impiego nell’istanza del medesimo che avea di
Maestro col quale vivea onoratamente ed invece di darla a Lui la diede
ad un altro impiegandolo ancora ed in tal modo il Povero Broggi rimase
senza impiego, e privo di mezzi di sussistenza per causa del Prete
Ripamonti, e da qui la Giustizia potrà capire se fu per vizio o per la
necessità che lo costrinse
al furto. Se in vista di ciò la giustizia lo volesse condannare
accetterebbe volentieri un esilio (omissis parole sopra riportate perché
illeggibili) di dieci anni ed anche a disposizione della Giustizia
medesima. Fratanto implora e, spera
Broggi Filippo |