Carte d'identità del nuovo quartiere e della chiesa di Cristo Risorto
1959 iniziano i primi tre condomini al Villaggio;
30/11/1969 consiglio pastorale approva l’idea di costruire;
05/02/1970 architetto Faranda presenta il progetto;
02/03/1970 si apre la strada Via Cristo Risorto su proprietà della parrocchia;
07/04/1970 licenza ufficio tecnico comunale;
09/05/1970 commissione diocesana di arte approva il progetto;
03/07/1970 contratto di appalto con ditta ing. A. Bellini di Bergamo;
17/07/1970 inizio lavori;
06/09/1970 il Vescovo Mons. Bolognini posa e benedice a prima pietra;
Fotografia da: “I quaderni del Portavoce n.10”
06/09/1970 copertura in rame;
10/05/1971 decreto penale del pretore di Cassano per raccolta fondi;
12/12/1971 il Vescovo Mons. Bolognini benedice il tempio, celebra l’Eucarestia e amministra le Cresime. Mancano ancora le porte;
Oggi il vescovo sarà tra noi per la benedizione e l’inaugurazione della Chiesa di Cristo Risorto, nella quale celebrerà la S. Messa ed amministrerà il Sacramento della Cresima. Nel pomeriggio benedirà la parte nuova dell’Ospedale Zappatoni".
Alle ore 10.30 S.E. Mons. Danio Bolognini giunge, sull'ampio piazzale antistante la nuova chiesa, accolto dalle autorità e da un folto gruppo di fedeli. Sono presenti l’architetto Antonio Faranda, che ha fatto il progetto e diretto i lavori, l’Ing. Bellini, titolare della ditta che ha tradotto in cemento armato il disegno, e il capo cantiere Sig. Ferri.
Il Vescovo sosta alla porta principale per la benedizione dell’acqua gregoriana con la quale verrà aspersa la nuova chiesa.
Tutto il clero si porta all’altare e vengono recitate le Litanie dei Santi, terminate le quali il Vescovo compie il giro interno alla chiesa aspergendo le pareti con aspersorio di rosmarino intinto nell’acqua gregoriana.
Inizia la S. Messa La Schola Cantorum guida l’assemblea nel canto.
Il Vescovo fa l’Omelia: la chiesa nuova a Cristo Risorto e il Sacramento della Cresima.
Parla il Vescovo:
«Abbiamo benedetto ed inaugurato la nuova chiesa dedicata a Cristo Risorto. È con grande gioia che sono entrato in questa chiesa nuova, non ancora perfettamente finita, ma già adatta ad accogliere il popolo dei fedeli per le celebrazioni sacre.
La mia impressione, entrando qui è stata di una chiesa grandiosa, bella ed armoniosa, centralizzata attorno al sacerdote che annuncia la Parola del Signore e all’altare dei divini misteri.
Il primo pensiero è di ringraziare il Signore che ha sostenute le buone volontà degli uomini, per cui è stato completato in così breve tempo un’opera così impegnativa. Poi, la mia lode, il mio ringraziamento più commosso a nome vostro, a nome del popolo e a nome della Chiesa, al vostro parroco che con tenacia ed impegno quotidiano ha portato avanti questa impresa. A lui il Signore riserbi il premio e la soddisfazione che cerca: che, attraverso questo nuovo tempio, la nuova comunità, che ai margini della Cassano antica fiorisce, conosca, ami e serva il Signore.
Un plauso sincero, all'architetto, all'ingegnere, alle maestranze tutte che hanno, con la loro perizia e con loro lavoro, innalzato questo bel tempio.
Ed ora vorrei che voi, caro popolo cassanese, specialmente voi, della parte nuova di Cassano apprezzate quanto si è fatto per la parte della Chiesa, da parte del vostro Parroco, il nome della Chiesa, per voi. Voi siete venuti qui da molte e diverse regioni d'Italia. Cercate di inserirvi perfettamente e compiutamente in un diverso contesto di lavoro, di civiltà, di abitudini. La Chiesa, con affetto materno vi assiste, vi incoraggia, perché non vi sentiate soli, non vi sentiate isolati e sradicati dai vostri paesi e terre lontane. Siete venuti in una nuova regione per trovare lavoro e benessere, per sviluppare le vostre famiglie e le vostre qualità. Dovete portare intatta con voi la vostra fede. Tramite la pratica religiosa vi inserirete nel contesto nuovo.
Nella Chiesa vi sentirete una cosa sola, con gli abitanti nativi di Cassano. La fede unisce, la fede dà speranza, la fede apre i cuori; come apre l'anima a Dio, così apre il cuore ai fratelli e la speranza verso gli uomini. Quindi amate la vostra chiesa che è stata costruita per voi.
Qui avete trovato il lavoro duro e pesante; sentite anche le difficoltà di una vita intensa. Non scoraggiatevi, non lasciatevi prendere dal timore di non essere pari alle incombenze che vi siete assunti. Siate fiduciosi. Se avrete fede in Dio, e un poco anche negli uomini, se avrete costanza, se saprete aprirvi fiduciosi ai fratelli, troverete qui una nuova terra ed una grande famiglia di fratelli».
Terminata l’Omelia, il Vescovo amministra il sacramento della Cresima a 67 tra bambini e bambine della quinta elementare e alcuni adulti.
Dopo, la Preghiera dei Fedeli, inizia la liturgia Eucaristia con la presentazione dei doni.
Terminati i sacri riti, S.E. mons. Danio Bolognini vieni accompagnato nella visita ai locali della casa del sacerdote dell'Oratorio.
Benché manchino ancora molte opere, la chiesa nuova inizia da oggi ad essere usata. Quando sarà completata ed avrà fatto maturare in un senso più vivo di comunità, allora si celebreranno con grande solennità la dedicazione e la consacrazione.
18/01/1972 collocazione porta e finestre;
01/02/1972 apertura scuola materna comunale;
14/04/1972 sistemazione tabernacolo e croce astile della Scuola B. Angelico;
02/04/1972 Pasqua – arrivano i banchi;
15/07/1972 pavimentazione;
18/08/1972 il vicario don Antonio Aresi prende residenza nella casa;
Don Carlo scrive: “Sono passati due anni dalla venuta del Vescovo per la posa della prima pietra della nuova Chiesa di Cristo Risorto. La splendida giornata di sole del 6 settembre 1970 con la lunga processione di parrocchiani che trasportavano la pietra angolare dalla chiesa parrocchiale al prato Lecchi non potrò più scordare.
Come non sarà dimenticata l’altra giornata del 12 dicembre ’71: fredda ma serena, nella nebbia. Siamo serrati nella nuova chiesa che il Vescovo benedice, difesi dal freddo che soffia dalle porte e dalle finestre di cellophane.
Due anni intensi di lavoro, di preoccupazioni, di gioie, di dolore come sono i giorni di attesa per la nascita di un figlio.
Sono in tentazione di stendere un diario fedele di questi due anni di lavoro in una quotidiana tensione per crescere un monumento ed una comunità.
Sono stati due anni straordinari, e mi rincresce buttarli alle spalle assieme agli altri senza sottolinearli.
Abbiamo creato qualche premessa realizzando la chiesa in muratura. Occorre andare innanzi, senza tradire mai i presupposti che ci sono costati sacrifici. Quale cammino ci attende? Occorre andare oltre le mura.
Infatti, la vera chiesa sta al di là. Occorre costruire la chiesa delle pietre vive che sono i credenti. Inizia la storia vera di una comunità che nasce nel nuovo quartiere. Tu sei di questa chiesa? Vieni anche tu a fare chiesa con noi!
Superato il momento critico più acuto di carattere amministrativo, guardo con fiducia ai lavori che ancora sono da realizzare: il pavimento della chiesa, il tabernacolo, l’altare, i confessionali, un angolo per la devozione alla Madonna, il piazzale, la recinzione del campo giochi per i giovani, l’attrezzatura ricreativa per i bambini, gli impianti altoparlanti. Ma verranno anche questi!"
25/12/1972 ditta Comana posa marmi del presbiterio, mensa, ambone, cattedra, tabernacolo, altare della Madonna;
05/05/1973 il Vescovo Mons. Amari consacra la chiesa concelebrando con 25 sacerdoti;
16/07/1973 arrivano i confessionali;
29/05/1974 muraglia di recinzione del campo sportivo;
10/11/1975 famiglia Laboni offre la tela del Longaretti;
02/08/1979 pavimentazione in porfido del portico;
15/05/1979 sistemazione campi sportivi;
01/05/1984 statua in legno della Madonna;
13/01/1985 parte don Antonio Aresi parroco a Covo;
15/02/1985 arriva don Cristino Cazzulani;
17/07/1986 decreto vescovile di erezione della Parrocchia. Don Carlo Valli rimane parroco. La parrocchia di Cristo Risorto conta 2.700 anime;
02/10/1986 decreto ministeriale di riconoscimento civile della parrocchia;
17/03/1987 decreto vescovile di definizione dei confini;
15/04/1987 nomina del parroco don Cristino Cazzulani;
03/05/1987 inizio del servizio parrocchiale di don Cristino.
Nozze d’Argento per la chiesa di Cristo Risorto
GIUGNO 1998 Le parole di don Carlo Valli.
“Ogni uomo arriva giovane con tanti sogni e con qualche progetto per la vita; se ne parte vecchio con tanti ricordi e non poche disillusioni. Eppure, durante il percorso della vita ha raccolto tante esperienze e imparato a vivere a livello di conoscenza, ma è rimasto tanto fragile che ripeterebbe gli stessi errori se continuasse a vivere. Infatti, dalla vita si impara normalmente più dagli sbagli commessi che dai trionfi ottenuti!
Quindi, se tornassi indietro, ripeterei ancora le esperienze non comode di costruire per Cassano le chiese di Cristo Risorto e dell’Annunciazione. Dirò che troverei certamente maggiori le difficoltà di venticinque anni fa; più comprensione del servizio da regalare alla Comunità di quartiere, ma minore generosità di denaro per la realizzazione delle opere. Perché? Le chiese si costruiscono più con la Fede che con il denaro!
Se penso alla storia della mia vita, arrivo a convincermi che anche in essa è passato Dio; ed è stata storia sacra che la Provvidenza ha scritto per correggere e manovrare e redimere questo me stesso tanto facile da deragliare. È stato un momento provvidenziale il tempo di realizzazione dei servizi religiosi nei quartieri non ancora nati, in aree ancora disponibili, in momenti di transito tra una religiosità sicura e il sopraggiungere di aridità preoccupante di valori religiosi e morali.
Sarebbe facile per me ricorrere ai ricordi; ma non lo faccio per non documentare la mia vecchiaia, dato che è delle persone anziane compiacersi e godere dei ricordi. Capita tanto raramente raccogliere dove si è seminato!
Dice il Vangelo che “altro è chi semina e altro è chi raccoglie”. A me capita di constatare la validità delle opere realizzate. Mi basta contare il numero degli abitanti che formano la nuova parrocchia di Cristo Risorto, la rumorosa vivacità dei bambini, adolescenti e giovani del suo Oratorio, le organizzazioni di pietà, carità, catechesi, apostolato maturate e i sacerdoti messi dal Vescovo al servizio del quartiere.
Sono certo che il servizio spirituale religioso e morale è tale da trovare giustificato il solenne momento di grazie al Signore dopo venticinque anni dalla consacrazione da parte del Vescovo mons. Giuseppe Amari".