Chiesa di S. Aquilino e S. Carlo

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Iconografia:
 
Le manifestazioni del culto di S. Aquilino sono documentate in Milano a partire dall’inizio del sec. XV, cioè da quando Gian Galeazzo Visconti concesse un contributo annuo per la festa del santo e la manutenzione del suo altare; ma bisogna attendere la metà del secolo seguente per incontrare delle sicure raffigurazioni di lui. Di questo tempo, infatti, sono gli affreschi di Carlo Urbini da Crema (chiesa di S. Lorenzo di Milano) che riproducono sulla parete di fondo della cappella dedicata al santo la scena del ritrovamento del suo corpo ad opera dei facchini milanesi. L’iconografia di S. Aquilino s’inizia, dunque, come narrazione biografica, limitata alla vocazione e agli atti caritativi che caratterizzano la sua santità. Quando, all’incirca nella stessa epoca (seconda metà del sec. XVI) e si estese, anche per l’interessamento di S. Carlo, il culto di S. Aquilino quale protettore contro la peste, si ebbero numerose figurazioni del santo dalle quali si deduce che, abbandonata la documentazione biografica ed esemplare, esso si venerò come patrono, e perciò con i suoi attributi definitivamente formulati; e infatti è figurato in abiti sacerdotali e contraddistinto per lo più da un pugnale infisso nella gola, a ricordo del martirio.
 
Le sue reliquie vengono riesumate da S. Carlo. Nel 1697 si celebrano a Milano grandi feste che durano otto giorni. È presente Cristoforo Benzi animatore dei festeggiamenti, a cui viene regalato il lenzuolo in cui S. Carlo aveva avvolto le reliquie del Santo. Per esporre alla venerazione questa reliquia il Benzi costruì la chiesa.
 
La seconda Domenica di Pentecoste (la Pentecoste ricorre 50 giorni dopo la domenica di Pasqua) si celebra a Cassano la festa di S. Aquilino.
 
Il Santo è patrono dei facchini (fu raccolto dai facchini al momento del martirio) e degli appestati (liberò dalla peste la città di Parigi)
 
La sua festa si celebra il 29 gennaio.

A Cassano abbiamo tre rappresentazioni del Santo:
- porticina del tabernacolo di custodia della “sacra camiscia”. Qui è rappresentato intagliato nel legno stuccato e dorato: vestito da prete con un pugnale alla gola.
- la grande pala d’altare attribuita al Legnanino, in cui è rappresentato con San Carlo in venerazione della Vergine, ed Angeli con i simboli. Il Santo vestito da prete con due angeli che giocano con i simboli dei vescovi, mitra e pastorale, in ricordo della fuga del Santo da Colonia per non essere consacrato vescovo. Ai piedi la palma ed il libro. Sono di sfondo le colonne della basilica di S. Lorenzo di Milano.
- Nella cupola presbiteriale della chiesa parrocchiale con i Patroni di Cassano: S. Aquilino, S. Carlo, San Celso e S. Nazario.
i Patroni di Cassano: S. Aquilino, S. Carlo, S. Celso e S. Nazario
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