I saloni del lato est
Le
pareti affrescate dei saloni del lato est, che si trovano sul lato del fiume,
appartengono ad un periodo databile intorno alla prima metà del Trecento; tali
pitture presentano varie sovrapposizioni, tutte databili entro il secondo
quarto del Trecento. Le sale si trovano, dunque, nella parte in cui
maggiormente lavorò Gadio per la creazione della scarpata sul fiume;
l'architetto puntò alla fortificazione del corpo esterno ma riuscì a lasciare
abbastanza inalterata la spazialità interna, permettendo la conservazione delle
pitture murarie che adornavano, con colori molto vivaci, gli ambienti.
Per
quanto riguarda i saloni vi si trovano innumerevoli motivi geometrici con
colori molto vivi: verde, blu, ocra, marrone, rosa, giallo ... sapientemente
accostati dai frescanti in modo da creare ambienti ricchi di luce. Oltre ai
motivi geometrici ricchi di figure quali triangoli, rombi, rosoni circolari
sulla volta e finti marmi, si trovano anche finti velari che attribuiscono alla
parete un effetto illusionistico riuscendo ad allargare la concezione della
spazialità. In una delle sale è stata ritrovata una bifora in marmo decorata
con il biscione visconteo e con il simbolo arcivescovile di Giovanni Visconti e
perciò ascrivibile agli anni Trenta o Quaranta del Trecento.
Sulla parete del cortile che
guarda a sud, è presente di un antico orologio un “quadrante solare verticale”.
È ad ore francesi ed è
leggermente declinante ad Est di 10° poiché i punti che indicano le ore a
sinistra sono più ravvicinati rispetto a quelli di destra. La posizione dello
stilo non è parallela all’asse terrestre, “stilo polare” (puntato sulla stella polare o
α-polaris), ma è uno stilo normale, quasi perpendicolare al quadrante, e
l’unica ora dipinta è il mezzogiorno.
La meridiana del castello (FotoLuigi Cernuschi)